
Le VPN e la modalità incognito sono tra gli strumenti più popolari per proteggere la propria privacy online. Una VPN ti rende più difficile da rintracciare mentre navighi, mentre la modalità incognito ti apre una nuova pagina di browser che non memorizza la tua cronologia e non “venderà” il tuo accesso ai siti web come fa invece la VPN.
Cos’è la modalità in incognito?
La navigazione privata ha molti nomi, tra cui “InPrivate” su Microsoft Edge e “Navigazione in Incognito” su Google Chrome. Il suo scopo è quello di far venire al tuo browser una specie di “amnesia temporanea”. Ogni volta che entri in modalità in incognito il browser non memorizza i dati dei siti che hai visitato: nessun indirizzo, nessun cookie, nessuno dei dati inseriti, niente di niente. La modalità in incognito ti permette anche di avere uno stato del browser più “fresco” senza alcun cookie. In sostanza: se sei collegato a Facebook nella finestra normale del browser, puoi aprire una finestra in modalità Incognito e Facebook non ti vedrà online mentre navighi con quella finestra.
Quando navighi in modalità in incognito, niente di quello che fai sul browser verrà ricordato dal browser stesso. Le pagine web che visiti non appariranno nella cronologia o nella schede “chiuse di recente”. Se accedi a un sito web, tutto ciò che dovrai fare sarà chiudere la finestra e il tuo browser dimenticherà il tuo accesso.
Tuttavia, con la navigazione privata potrai fare solo questo, il tuo browser non ti comunicherà altro.
È vero che nessuno dei tuoi dati di navigazione viene memorizzato sul tuo computer, ma questo non significa che venga cancellato “dall’altra parte”. I siti web che visiti riescono comunque a vedere il tuo indirizzo IP, il tuo provider di internet può ancora vedere la tua attività e gli amministratori di sistema del tuo posto di lavoro sapranno cosa stavi facendo al posto di lavorare. La modalità in incognito e altre modalità di navigazione privata non ti renderanno anonimo online.
Cosa è una VPN?
Ed è proprio qui che entrano in gioco le VPN. Quando ti connetti a una VPN questa si connetterà a Internet utilizzando un server privato, facendo sembrare che sia quel server ad accedere al sito web e non te. In altre parole: i siti web a cui accederai non vedranno il tuo vero indirizzo IP, vedranno quello della VPN. Questo migliora la tua privacy generale durante la navigazione, con l’ulteriore vantaggio che puoi camuffare la tua posizione in qualsiasi parte del mondo, basta che la tua VPN abbia dei server lì. I siti web ti vedranno come se stessi navigando dalla regione del server VPN piuttosto che dalla tua posizione reale. Questo ti permette di aggirare le restrizioni regionali su, ad esempio, Netflix, o di usare l’online banking mentre sei in vacanza. È anche un ottimo modo per aggirare la censura online e il tracciamento nei paesi repressivi.
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Ed ecco spiegati i motivi per cui le VPN sono così popolari tra una vasta gamma di utenti, compresi gli utenti comuni che amano la loro privacy, gli attivisti dei diritti umani che vivono sotto regimi repressivi e le persone che usano BitTorrent per scaricare gli ultimi film usciti.
Le lacune nella sicurezza delle VPN
La VPN ti “instrada” attraverso una connessione criptata chiamata “tunnel”. Il tuo provider internet o un amministratore di rete possono comunque vedere che ti stai collegando a un server esterno – quello della VPN – ma non a quali siti web sei collegato. Questa parte del processo funziona a meraviglia, in quanto i tunnel utilizzano generalmente la crittografia end-to-end.
Tuttavia, usare una VPN non garantisce il completo anonimato. La tua connessione sarà mascherata ma, se rimani connesso ai tuoi account dei social media o di Google, questi possono comunque tracciarti. In altre parole: se accedi a Google, ti connetti a una VPN, e poi continui a usare il tuo solito browser – in cui sei connesso a Google – Google ovviamente continua a riconoscerti. I cookie del browser salvati nel tuo browser possono essere utilizzati anche per tracciarti. (la modalità in incognito ti offre uno stato “pulito” del browser, evitando questi problemi).
Il servizio VPN che stai usando può vedere ogni singola cosa che stai facendo, mentre è attivo.
In un certo senso è un po’ come se stessi scambiando il tracciamento del tuo provider o del tuo capo con quello della tua VPN. Tuttavia, come parte del loro “pacchetto”, la maggior parte delle VPN promette di cancellare con regolarità i file di log: ovvero la cronologia delle connessioni effettuate da ogni utente. Questa cosa viene generalmente pubblicizzata come “politica no-logs” e sta a significare che la VPN non tiene alcuna registrazione di te o delle tue azioni e che, dunque, non può condividere queste informazioni con il tuo provider di internet, gli inserzionisti, le forze dell’ordine o chiunque altro voglia sapere cosa hai fatto su internet.
Nella pratica, però, non tutte le VPN sono uguali, sotto questo aspetto. Ad esempio: nel 2017 PureVPN è stata in grado di aiutare l’FBI a catturare un cyberstalker perché, pur non registrando l’attività degli utenti, ne ha registrato i loro indirizzi IP (da allora ha cambiato questa politica). Le VPN sono un po’ una scatola nera, così come lo sono le aziende dietro di loro, il che può rendere difficile capire quale VPN scegliere. Come “regola generale” consiglio sempre di leggere l’informativa sulla privacy e di controllare un po’ il servizio prima di iscriversi.
Sulla VPN scelta riporrai molta fiducia, quindi svolgi prima le tue ricerche.
Usare VPN e navigazione privata insieme
Anche se le VPN e la modalità in incognito non condividono alcuna funzionalità, lavorano estremamente bene insieme: molte delle mancanze presenti nella sicurezza delle VPN possono essere colmate utilizzando la modalità in incognito, mentre le carenze di quest’ultima sono coperte dalle VPN. Usarli in tandem significa rendere più difficile il tuo rintracciamento da parte di terzi, proteggendo allo stesso tempo la tua privacy da chiunque condivida il tuo computer.
Né le VPN né la modalità in incognito possono garantire una privacy completa, ma usarle insieme sicuramente ti avvicina di più a questa “completezza”.
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